fbpx

La Carta? Ha sette vite, ma non le dimostra…

Primaprint lavora per usarle al meglio

La Carta? Ha sette vite, ma non le dimostra…

Primaprint lavora per usarle tutte al meglio

I prodotti a base di cellulosa vengono spesso associati al consumo non sostenibile, eppure la carta è la scelta migliore per invertire il trend dell’inquinamento globale e dell’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Come si legge nel Rapporto ambientale dell’industria cartaria italiana (dati 2016-2017): «I principali componenti della carta sono materie prime naturali e rinnovabili e i prodotti cartari, dopo il loro impiego di grande utilità nella vita quotidiana, sono riciclabili, biodegradabili e compostabili».

È stato calcolato che i prodotti cartacei selezionati dagli italiani con la raccolta differenziata dei rifiuti possono essere riutilizzati ben sette volte prima che la loro cellulosa perda la sua qualità e non possa essere riciclata oltre. Come i proverbiali gatti, carta, cartone & derivati, dunque, godono di molteplici “vite”, senza che le loro “reincarnazioni” ne alterino la funzionalità e le possibilità di utilizzo. Nonostante siano duri a morire, infatti, i luoghi comuni sulla carta riciclata sono del tutto privi di fondamento. Non presenta una colorazione più scura, non è di qualità inferiore e non lascia alcun residuo di inchiostro durante le fasi di stampa. Di fatto è indistinguibile da quella “di primo pelo”, al punto che la maggior parte di noi la utilizza già, senza saperlo, proprio come il cartone originato dal riutilizzo.

La consapevolezza, però, è importante. Anche se il settore produttivo della carta è particolarmente virtuoso, al punto che 72% del materiale a base di cellulosa presente sul mercato europeo proviene dal riciclo, esistono ancora margini di miglioramento. I paesi dell’Unione, che riciclano 2mila chili di carta e cartone al secondo, possono fare di più, grazie all’impegno costante delle aziende del settore e dei cittadini. Le prime devono continuare a cercare nuove strade per ridurre gli sprechi e l’impronta ecologica della produzione e della stampa, grazie a nuove tecnologie e strategie di economia circolare. Ai secondi spetta il compito di abbassare la percentuale di scarti non riciclabili che ogni giorno finisce, per errore o per pigrizia, all’interno dei raccoglitori per i rifiuti cartacei.

Primaprint, che utilizza carta proveniente da silvicoltura responsabile, con certificazione PEFC e FSC, si impegna da tempo per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale ed è al lavoro su progetti innovativi per un riutilizzo creativo e innovativo degli scarti della lavorazione della carta e della stampa, per esempio nella creazione di accessori, stand espositivi e complementi di arredo.

Perché il cerchio della vita della carta è destinato ad avere ben più di sette vite.

28 Novembre 2019

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su pinterest
Pinterest