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Con gli pneumatici BHO3, l’auto elettrica si “ricarica da sè”***

Al Salone di Ginevra presentate le gomme che accumulano energia
  • Simona Mingolla

Si è concluso l’85° Salone dell’Automobile di Ginevra che in questa edizione ha registrato una forte carenza sul versante delle auto ecologiche a fronte dell’esercito di SUV e supersportive. “Come mai?” Viene da chiedersi. Forse perché il ribasso del prezzo del petrolio ha ridato coraggio a un mercato che già da tempo guarda con insistenza all’ecosostenibile. Tuttavia il fatto di avere una vettura capace di unire i vantaggi del carburante con quelli del basso impatto ecologico continua a “stimolare”, tant’è che al Salone sono stati proposti due “bolidi” elettrici per tale esigenza: la NanoFlowcell Quartino (in grado di raggiungere i 200 chilometri orari e 1.000 di autonomia massima) e la DBX Aston Martin (una crossover lontana dalla classica coupé sportiva e che si affida alla propulsione elettrica).

Sul fronte progettuale e della ricerca, invece, ci sono state anteprime interessanti che vanno ad ovviare anche ad alcune criticità proprie dei veicoli elettrici, come la necessità di energia oppure l’incongruenza che dette auto, pur non producendo emissioni, si alimentano con l’elettricità non sempre prodotta da rinnovabili. Su questo fronte, Goodyear ha presentato in anteprima al Saloneil progettoBHO3 che ipotizza un modello di gomme in grado di accumulare energia per alimentare un’auto elettrica, eliminando la paura (spesso responsabile della mancata scelta di questo tipo di veicolo) degli automobilisti di rimanere con la batteria scarica. Non occorrono velocità particolari poiché il calore – e di conseguenza l’energia – si genera in condizioni di guida normali.

I materiali utilizzati da Goodyear sono in grado di ottimizzare la capacità di generazione elettrica della gomma così come la sua resistenza al rotolamento. In particolare, grazie all’uso di materiali piezoelettrici al loro interno, questi pneumatici saranno in grado di trasformare in elettricità l’energia prodotta dall’attrito sull’asfalto mentre il veicolo è in moto, oltre all’energia cinetica prodotta dalle contrazioni elastiche degli pneumatici stessi. Essi, inoltre, avranno un’altra dotazione utile per i veicoli elettrici: saranno provvisti di recettori solari in grado di captare sia la luce sia il calore, in modo che, quando l’automobile sarà parcheggiata al sole, la radiazione solare contribuirà a sua volta a ricaricare la batteria. «Questi progetti ridisegnano il ruolo che gli pneumatici possono giocare in futuro. Immaginiamo un futuro in cui i nostri prodotti saranno più integrati con i veicoli, più versatili e più ecosostenibili», ha dichiarato Joe Zekoski, vicepresidente della Goodyear.

Oltre a queste informazioni, tuttavia, null’altro è stato svelato come, per esempio, il modo in cui l’energia prodotta verrebbe trasmessa alle batterie dell’automobile, lo stesso stato di avanzamento del progetto, con il conseguente collaudo e, quindi, le tempistiche previste per l’eventuale messa in produzione. Non resta dunque che attendere (sarà forse lo scoop del prossimo Salone??) ansiosi i prossimi sviluppi di una soluzione senza dubbio rivoluzionaria, oltre che eco-sostenibile, nel suo genere.

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