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Da settembre per le auto a benzina nuovi test sulle emissioni in condizioni reali di guida

Il nuovo regolamento, approvato a Bruxelles poco prima di Natale, estende alle auto a benzina la verifica delle emissioni di particolato e servirà ad evitare un nuovo dieselgate

Per le auto a benzina a iniezione diretta arriva la verifica delle emissioni di particolato con test in condizioni di guida reali (real driving emission). I Paesi dell’Ue riuniti nel comitato tecnico veicoli a motore hanno approvato, infatti, pochi giorni prima di Natale, queste nuove misure proposte dalla Commissione europea. Si tratta del terzo pacchetto di misure previsto dal regolamento Euro 6 del 2012, il cosiddetto pacchetto RD3. Questo significa che tutti i veicoli a benzina con iniezione diretta dovranno adottare filtri antiparticolato specifici per rispettare i limiti.

La misura si applicherà da settembre 2017 per i nuovi modelli e da settembre 2018 per tutti i nuovi veicoli e i test dovranno anche tenere conto del fatto che i viaggi brevi in città (con motore a freddo) hanno maggiore incidenza sull’inquinamento. Si tratta, come ha sottolineato la Commissione europea, di “scadenze già previste dal regolamento Euro6”. Aver adottato test in condizioni di guida reali servirà senz’altro a scongiurare che si verifichi un altro scandalo dieselgate. Proprio per gli ossidi di azoto il dieselgate ha evidenziato infatti che, nonostante gli standard EURO abbiano nel tempo introdotto limiti di emissione di inquinanti sempre più severi, la maggior parte dei modelli di vetture in circolazione registrano emissioni di gran lunga superiori rispetto a quelle di legge e questo è stato possibile a causa dell’obsolescenza dei test ufficiali di controllo in laboratorio, nonché dell’inadeguatezza dei sistemi di verifica e controllo. L’ approvazione del regolamento (solo 3 i voti contrari) si deve ascrivere anche al pressing compiuto su Bruxelles dalle principali ONG europee.

Alcuni membri del Comitato tecnico veicoli a motore volevano, infatti, forzare la mano per “addolcire” la proposta sia in tema di limiti sia per quanto concerne il possibile posticipo della loro entrata in vigore. In particolare volevano eliminare l’obbligo di pubblicazione dei dati di confronto e incrementare (+50%) il margine di tolleranza per gli scostamenti dai valori di conformità tra le emissioni misurate in ciclo di guida reale e quelle in laboratorio. Il regolamento è particolarmente importante, in quanto dopo lo scandalo dieselgate sta tornando a crescere la quota delle vetture a benzina vendute, che rappresenta ormai circa il 40% dell’immatricolato europeo.

11/01/2017

Redazione Econew

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