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Acquisti Verdi, corsia privilegiata per le aziende eco-certificate***

Nel collegato ambientale, che entrerà in vigore il 2 febbraio, nuove norme per incentivarli, l’impatto economico stimato in 60- 65 miliardi

26/01/2016

Maria Giuseppina Drago

Gli acquisti pubblici verdi, il Green Public Procurement (GPP), volano per la promozione della green economy, trovano un nuovo impulso nel collegato ambientale, la Legge 221 «Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali», pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio scorso e che entrerà in vigore il 2 febbraio prossimo.

Queste norme (si tratta di sette articoli del capo IV della legge), premieranno le aziende che hanno intrapreso un percorso di caratterizzazione ambientale delle proprie attività e dei loro prodotti e daranno un considerevole slancio al settore delle certificazioni ambientali volontarie. In particolare, le norme dispongono una serie di agevolazioni per le aziende eco-certificate che intendono accedere agli appalti per la fornitura di beni e servizi.

Come si legge nel provvedimento, l’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto del 30 per cento per  gli operatori economici in possesso di registrazione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), o del 20 per cento per gli operatori in possesso di certificazione ambientale ai sensi della norma UNI EN ISO 14001 nei contratti relativi a lavori, servizi o forniture, l’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo è ridotto  del 15 per cento per gli operatori economici che sviluppano un inventario di gas ad effetto serra ai sensi della norma UNI  EN  ISO  14064-1 o un’impronta climatica (carbon footprint) di prodotto ai sensi  della norma UNI ISO/TS 14067.Inoltre costituiscono titolo preferenziale nell’ assegnazione di contributi, agevolazioni e finanziamenti in materia ambientale, l’adozione dei sistemi Emas, il possesso di certificazione UNI EN ISO  14001 il possesso, per un proprio prodotto o servizio, del marchio di qualità ecologica Ecolabel, nonché il possesso della certificazione ISO 50001, relativa ad un sistema di gestione razionale dell’energia.

Il provvedimento, inoltre, rende obbligatorio per le P.A. contribuire al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale attraverso l’inserimento, nella documentazione di gara pertinente, delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali relative alle forniture di acquisto di lampade a led per l’ illuminazione pubblica, attrezzature elettriche ed  elettroniche d’ufficio,  quali personal computer, stampanti, apparecchi multifunzione e fotocopiatrici; servizi energetici per gli edifici; forniture di cartucce toner e cartucce a getto di inchiostro, affidamento  per i servizi di gestione del verde pubblico.

Inoltre, al fine di promuovere la competitività del prodotto italiano, è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza  pubblica,  lo schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei  prodotti, denominato «Made Green in Italy» che adotta la metodologia per la determinazione dell’impronta ambientale dei prodotti (PEF), con lo scopo di rafforzare l’immagine, il richiamo e l’impatto comunicativo che distingue le produzioni italiane, associandovi aspetti di qualità’ ambientale, anche nel rispetto di requisiti di sostenibilità’ sociale; rafforzare la qualificazione ambientale dei prodotti agricoli. Secondo il Forum internazionale degli acquisti verdi, CompraVerde-BuyGreen, queste disposizioni «avranno un impatto economico di 60-65 miliardi di euro».

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